Il regime speciale degli autoferrotanvieri: luci ed ombre

Roma, 18 dicembre 2002, Sala del refettorio della Camera dei Deputati
Palazzo San Macuto, Viale del Seminario, 76

Settanta anni dopo l'entrata in vigore si impone una riflessione a 360 gradi sull'opportunità di mantenere, in un contesto sempre più europeo, una normativa di settore incentrata su presupposti legati al contesto in cui venne emanata.
È una normativa rivisitata ed integrata anche da interventi della Corte Costituzionale e della giurisprudenza di legittimità e di merito, ma è pur sempre una legislazione instabile che non ha il pregio dell'unicità e stenta a tenere il passo con l'evoluzione dei tempi e gli effetti che questa ha sui rapporti di lavoro.
In una realtà in cui il rapporto di pubblico impiego è privatizzato ed il rapporto di lavoro degli autoferrotranvieri è stato da sempre privato, il tertium genus creato dalla giurisprudenza della Cassazione per qualificare il rapporto di lavoro rischia di essere una sorta di "sesso degli angeli" poco adeguato al mercato che avanza e alle grandi sfide del terzo millennio.
Da qui la necessità di avviare un confronto costruttivo tra gli operatori e con le OO. SS. partendo da un'analisi tecnica che fornisca a tutti le coordinate del problema.

MATTINA

POMERIGGIO

(*) Ricerca finanziata dal centro Studi HERMES