La riforma del trasporto pubblico locale avvenuta con i D.Lgs.
422/97 e il successivo D.Lgs 400/99 ha profondamente trasformato
il settore nell'ottica di garantire un maggiore livello di industrializzazione
e il raggiungimento di una maggiore efficienza. Compiute le prime
fasi relative all'attuazione a livello regionale della normativa
sul trasporto pubblico locale ed alla trasformazione obbligatoria
delle aziende in società di capitali, rimane da attuare l'ultima
e più importante, oltre che impegnativa, fase: quella dell'affidamento
dei servizi con procedure ad evidenza pubblica.
L'analisi dello stato di attuazione delle principali disposizioni
previste dalla riforma (Programmi Triennali, individuazione dei
servizi minimi, Piano Regionale dei Trasporti e trasformazione delle
aziende in società di capitali) ha evidenziato un notevole
squilibrio tra il Nord Italia, ove la riforma è ormai in
uno stato avanzato, ed il Sud, ove invece si registra un ritardo
sia nell'adozione degli strumenti di programmazione che nel rispetto
dei tempi di trasformazione delle aziende in società di capitali.
Il settore del Tpl italiano ha tuttavia irreversibilmente intrapreso
la strada verso la concorrenza, e sebbene il D.Lgs 400/99 consenta
di rinviare le gare per l'affidamento dei servizi di trasporto locale
sino alla fine del 2003, alcune amministrazioni regionali e comunali,
hanno deciso di anticipare alcune gare rispetto al limite consentito
dalla legge, come avvenuto in Friuli Venezia Giulia, Valle d'Aosta,
Lazio.
Quella delle gare per l'affidamento del servizio di trasporto,
è una realtà in continua evoluzione soprattutto nell'ultimo
periodo, e si è registrata la pubblicazione di numerosi bandi
da parte degli enti locali di competenza soprattutto in Liguria
e Lombardia.
Non è nostra intenzione analizzare le caratteristiche che
una gara opportunamente strutturata dovrebbe avere, avendo già
analizzato tale aspetto in un altro lavoro (si veda Boitani e Cambini,
2002). L'obiettivo invece di questo elaborato è molto più
semplice: quello di fornire al lettore un'analisi delle caratteristiche
delle gare per l'affidamento del servizio fino ad oggi svolte in
Italia (fino all'Aprile 2003). L'analisi, per le sue caratteristiche
richiede un continuo aggiornamento e rielaborazione, ma che scrive
pensa che un buon punto di partenza dello studio delle gare debba
necessariamente partire da uno studio della situazione reale sviluppatasi
fino a questo momento.
L'analisi parte dai primi esperimenti di gara, come quelli Toscani
seppur non andati a buon fine, fino alle gare svoltesi o in via
di svolgimento all'aprile 2003. I dati ottenuti provengono dai bandi
di gara e dai capitolati che siamo riusciti a raccogliere in questi
mesi, non senza fatica (si veda l'allegato I per i dati a disposizione).
Molti enti locali infatti sono risultati molto restii a divulgare
informazioni o a concedere i propri capitolati e ciò ha reso
l'analisi difficoltosa. Ad ogni modo, per quelle gare di cui siamo
riusciti ad entrare in possesso di documentazione, oltre ad una
descrizione generale si è fornito un quadro sinottico dei
principali aspetti della gara. Il lavoro si chiude con un quadro
descrittivo di generale sulle gare svolte sino ad oggi e con alcune
considerazioni economiche sulle stesse.
Due incisi sono comunque importanti. Una più accurata analisi
dovrebbe prevedere l'analisi delle gare effettuate dagli enti locali
in relazione a quanto le singole regioni hanno previsto. Ad oggi,
un tale studio comparato non è stato effettuato, ma che scrive
si riserva di effettuarlo in seguito. Infine, non sono state analizzate
le gare effettuate nel comune di Roma per due motivi: il primo,
perché si tratta di gare per servizi urbani aggiuntivi e
quindi poco comparabili con le altre gare qui analizzate; in secondo
luogo, un'analisi di queste gare è stata già effettuata
in un precedente lavoro promosso da HERMES, a cui si rimanda (Boitani
e Cambini, 2002).
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