Working Papers (2005)

10, 2005

I sussidi al trasporto pubblico locale: esperienze di regolamentazione a confronto e implicazioni di efficienza produttiva

authors

Beniamina BUZZO MARGARI
Ceris-CNR, HERMES

Massimiliano PIACENZA
Ceris-CNR, HERMES

 

Uno degli scopi fondamentali della riforma che sta interessando il settore del TPL in Italia (D.Lgs. 422/97 e 400/99) è quello di incentivare gli operatori del settore ad ottenere recuperi sostanziali di efficienza produttiva e di efficacia del servizio. Tale obiettivo è perseguibile, da un lato, decentrando le responsabilità finanziarie a livello locale e, dall’altro lato, agendo sui meccanismi che regolano l’accesso al mercato (gare per l’affidamento del servizio) e l’assegnazione dei sussidi (contratti di servizio), in linea con le previsioni della nuova teoria della regolamentazione dei monopoli (Laffont e Tirole, 1993). Con riferimento a quest’ultimo aspetto, va sottolineato che nel settore del TPL la presenza di asimmetrie informative (adverse selection e moral hazard) rende problematico il controllo del livello dei costi da parte dell’Autorità pubblica, a cui compete la definizione delle modalità di erogazione dei sussidi.

Il presente lavoro esamina in un’ottica comparata tre diverse esperienze italiane (Bolzano, Bologna e Torino) caratterizzate da una diversa evoluzione della cornice istituzionale e regolatoria, cercando di valutare l’impatto sulle performance produttive degli operatori degli schemi di contribuzione adottati. Attraverso un attento esame degli sviluppi normativi all’interno di ogni singola realtà, vengono evidenziate le ricadute in termini sia di efficienza che di efficacia del servizio delle diverse soluzioni, sottolineandone gli aspetti positivi e gli eventuali punti critici. Inoltre, traendo spunto dai meccanismi previsti in altri contesti, regionali e internazionali, si tenta anche di prospettare possibili formule migliorative.


  | this page updated 07/21/2005